“La ceramica è bella e fragile, proprio come la vita.
La ceramica e la vita possono rompersi in mille pezzi, ma non per questo dobbiamo smettere di vivere intensamente, di lavorare con impegno o di riporre nella nostra esistenza le nostre speranze.
Quello che dobbiamo fare non è evitare di vivere, ma imparare a ricomporci dopo le avversità.”
E’ stato questo l’incipit del progetto Kintsugi Romantic Wedding che ho creato, e ho voluto fortemente realizzare, nonostante i tanti imprevisti capitati in questo periodo.
E’ dal KINTSUGI che nasce l’idea per questo shooting: l’antica arte giapponese di aggiustare ciò che è rotto.
Quando un pezzo di ceramica si rompe i maestri lo riparano con l’oro, lasciando in vista la riparazione dato che, per loro, un’opera ricostruita è a sua volta simbolo di fragilità, forza e bellezza.
Riparare è una forma di terapia psicologica molto potente, poiché trasferiamo un possibile evento negativo della nostra vita sull’oggetto rotto. Una volta aggiustato, sarà come fossimo riusciti a sistemare una piccola parte di ciò che di negativo abbiamo patito. Il KINTSUGI è spesso associato alla resilienza, la capacità di rialzarsi sempre dopo una caduta.
L’arte del KINTSUGI ci insegna quindi a cambiare il punto di vista, ossia accettare le spaccature addirittura esaltandole, seguendo una forma di pensiero creativo che ci porti ad abbracciare soluzioni nuove, diverse, al di fuori della nostra area di comfort. Il risultato è che l’intervento di riparazione non sminuisce il valore dell’oggetto, ma lo rende addirittura più prezioso. Si tratta di un messaggio profondo, di speranza e fiducia, perfetto per il periodo che stiamo vivendo.
Quest’anno ci ha infatti dimostrato che la nostra vita, e i nostri sogni, possono rompersi ma ricomporsi se sappiamo come fare.
Ho così immaginato un romantico matrimonio ispirato a questa antica arte, come augurio per la prossima stagione. Un augurio a rialzarsi, guardare al futuro, facendo tesoro di questo anno di cambiamenti, e a ricostruire i progetti che si sono bruscamente interrotti.
Ho immaginato un matrimonio elegante, minimal, intimo, circondato dalla pace e dalla natura.
Kintsugi Romantic Wedding è il fulcro di questo progetto.
Ho costruito il progetto Kintsugi Romantic Wedding partendo da questa antica arte, inserendo elementi del tutto nuovi e perfettamente contestualizzati, dimostrando come da ogni input può essere creato qualcosa di estremamente personalizzato. Riuscire a creare e proporre qualcosa di nuovo è stato l’obiettivo principale della mia idea di partenza.
Per realizzare questi elementi ho coinvolto diversi partner, artigiani e professionisti che stimo per la cura e la passione che mettono nel loro lavoro. Dietro ogni elemento c’è stato uno studio ed un approfondimento dell’argomento che ci ha aiutato a dar vita al progetto finale.
Ho sviluppato la palette colori nei toni dell’antracite e dell’oro: una scelta sicuramente non convenzionale, ma questo accostamento di colori è intenso, elegante, raffinato, e seppur l’oro è un simbolo di lusso, con questa scelta vorrei dimostrare che anche nella semplicità può esserci profonda ricchezza.
Ho affidato la creazione della Wedding Stationery a Cristina e Marco di Beautiful letters con cui c’è stato subito un grande feeling sul significato e lo scopo del progetto.
Sono stati tanti i dettagli ricercati con cui ho voluto accompagnare il look degli sposi.
Oltre il trucco di Nuny Capuozzo e l’acconciatura di Alfredo Brasiello Parrucchiere , per la sposa, insieme all’Atelier Maison Magic ho scelto un abito semplice e classico firmato Peter Langner creato in organza e fili di rafia, con velo abbinato.
Scarpe elegantissime Casadei, un cerchietto delicato in oro, ed un ciondolo decisamente evocativo creato da Aspettaevedrai . Sara ed Elia realizzano bellissimi gioielli a partire da vecchie ceramiche, ed ecco perché ho chiesto loro di prendere parte al progetto: un gioiello nato da un piatto rotto ha un messaggio bellissimo insito in se, ossia poter creare qualcosa di prezioso da un oggetto che altrimenti verrebbe buttato via.
Per completare invece il look dello sposo, oltre l’originale bottoniera, ho coinvolto Sara di Papillover che nel suo laboratorio sartoriale a Napoli, ha realizzato un papillon personalizzato in colore oro.
Non potevano mancare le fedi, anche queste molto originali, di cui non vi nascondo mi sono innamorata così come di tutti i gioielli creati da Luca, l’artigiano orafo anima di My Golden Age : si tratta delle fedi modello irregular, la cui irregolarità abbinata alla forma sinuosa e tondeggiante rappresenta davvero una combo perfetta! Ho scelto di esaltare la loro bellezza, senza offuscarla da portafedi troppo costruiti. E così nella mia ricerca di ogni elemento ho inserito nel progetto il kenzan, il pettinino di metallo utilizzato nell’ikebana, per fissare i fiori in composizione.
Per la costruzione della mise en place ho chiesto a Teresa Casa Cometa di progettare con me e realizzare due sottopiatti in ceramica con la tecnica del KINTSUGI. Il risultato è quello che vedete: un lavoro ricercato, con decori differenti uniti dalle linee dorate. I tovaglioli che ho scelto sono in garza di cotone e li abbiamo impreziositi con particolari dettagli…
In coordinato abbiamo realizzato una ciotola, forse uno dei principali simboli del KINTSUGI, dove è stato realizzato il centrotavola.
Anche il centrotavola doveva essere perfettamente allineato alla mia idea: chi mi conosce sa che non amo le composizioni floreali dove i fiori sono talmente tanti da distogliere l’attenzione da tutto il resto. Ho ritrovato quindi nell’Ikebana la chiave per la costruzione di un centrotavola floreale essenziale e ricercato, attraverso il quale trasmettere un chiaro messaggio: la bellezza risiede nella natura e spetta a noi coglierla, rispettando l’armonia complessiva di tutti gli elementi che compongono le nostre creazioni. Insieme a Giuseppe Grimaldi Flowergrimaldi , che ha creato la composizione, sono stata al mercato dei fiori, scegliendo pochi fiori ricercati: la curcuma, nei toni del beige e nella sua declinazione più piccola, l’astilbe in colore bianco, l’ornitogallo (o anche “stella di Betlemme”), la brumia, la scabiosa e piccole piume color terracotta.
Con gli stessi fiori abbiamo creato anche il bouquet, un piccolo gioiello adornato da nastri leggeri, e la bottoniera.
Ho infine chiuso il progetto con la torta nuziale. Una torta minimal in colore antracite con venature oro, realizzata da Chiara della pasticceria Mon Sciu , che abbiamo decorato con la quasi eterea creazione di Donata Le bianche margherite realizzata in filo di ferro, con petali dorati.
Una nota particolare merita la location che ho individuato per mettere in scena la nostra ispirazione per un Kintsugi Romantic Wedding: mi sono innamorata del Lago di Telese in una calda mattinata di settembre. La pace che si respira e la natura che esplode intorno al lago hanno creato l’atmosfera perfetta per fare da cornice al progetto.