“Cosa fa un Wedding Planner?” proverò a rispondere a questa domanda, raccontando come lavoro io e cosa posso fare per le coppie che mi scelgono.
Negli anni mi sono resa conto dell’esistenza di una confusione che hanno alcune coppie che si approcciano a me. Non sanno bene cosa fa un wedding planner, e cosa posso fare io per loro. Li ho sempre compresi, perché bisogna ammettere che il mercato italiano ha generato (e continua a generare) molte incongruenze in un ruolo già abbastanza complesso e di nicchia. Ne ho parlato spesso non solo con le coppie ma anche con colleghe e fornitori. Il mercato dei matrimoni attira molto, e genera tantissimi corsi (spesso privi di qualità) che “illudono” molte ragazze facendo passare questo per un lavoro “leggero”, o che non richiede competenze specifiche.
Personalmente, dopo tanti anni immersa in questo grande mondo, ho perfezionato il mio metodo, e non c’è stato un giorno in cui mi sia svegliata senza con la consapevolezza che questo lavoro è più duro di quanto sembri; che devo imparare sempre qualcosa di più, fare sempre meglio, rendere uniche le mie proposte. Sono una perfezionista e non sono una che si improvvisa. Leggo, studio, mi guardo intorno, cerco di apprendere quanto più posso: e lo faccio con costanza da quando ho aperto la mia partita iva.
Ma questo è anche un lavoro di cuore, di empatia…che o scatta oppure no.
In questi anni mi sono arrabbiata spesso, con me stessa soprattutto, perché mi è capitato, per eccesso di bontà, di sminuire il mio lavoro, o di accettare delle situazioni che in realtà mi hanno ferita. E solo con il tempo ho capito che non tutti possono permettersi un Wedding Planner. Non per una questione economica, ma piuttosto di rispetto. Ci sono molte persone che non rispettano il ruolo che ricopro, le mie competenze, la mia esperienza, le clausole contrattuali, e ciò avviene sia da parte dei clienti, che di molti fornitori.
Ecco perché con il tempo ho lavorato su me ste